POPOLO ITALICO DALL’INDOLE SERVILE…


Ma io mi domando, e domando a questo popolo di imbecilli e somari: “Cosa é cambiato in questo “escremento umanoide” da un anno a questa parte? Quale catartica e miracolosa trasformazione e presa di coscienza, lo abbiano ripulito come un calzino in candeggina, dal fetore di tutte le menzogne, vergogne e crimini che hanno costellato la sua vita di imprenditore prima e di politico poi, perché uno solo, fra tutti i cittadini italiani, lo possa ancora votare?

In verità non esiste una spiegazione logica ne, tanto meno, ragionevole!! Al popolo italiano piacciono i delinquenti al potere!! E non c’è verso che cambi idea. Un popolo servo e pezzente nell’animo, che dopo avere assecondato, sostenuto e acclamato le promesse deliranti di qualche improvvisato millantatore zotico che si è mangiato il paese pezzo dopo pezzo , rimane in attesa che qualcun’altro si sacrifichi e dia la vita per ristabilirne i principi di democrazia e salvare così loro il culo flaccido!! E la storia insegna!!
Il meccanismo che innesca questi comportamenti, è relativo ad una ipotetica serie di vantaggi psicologici e psicopatici, che l’ignorante moderno, nella sua grezza primordiale logica opportunista, si prefigge di conseguire a fronte della sua becera cortigianeria e mera piaggeria.
Ma i vantaggi languono, e il suo già precario stato economico, tende a peggiorare. E, così, l’efficacia dei suoi diritti civili e ogni altra aspettativa.
Questa nutrita categoria di italiani, sempre pronta ad accodarsi al primo mitomane di turno, in gran parte appartiene ai ceti meno abbienti, con un livello culturale che rasenta l’analfabetismo. Il restante numero, è relativo, all’oscura borghesia industriale confessionale che, attraverso la corruzione, la falsificazione, la collusione e l’intimidazione, ha raggiunto il suo perverso potere. Ed è nell’esercizio del potere che questa brutta cricca, intende riscattare la sua origine zotica e provinciale e, questo, é il motivo di tanto odio e di un’invidia mal celata, nei confronti degli uomini di cultura e della cultura nel suo significato più generale.
Gli onesti al potere, rappresentano per questo genere di persone (ricche o povere che siano), l’applicazione della legge, la restaurazione della legalità e quindi, la fine di ogni privilegio, attenuante e scappatoia.
Appellarsi dunque agli italiani, confidando strumentalmente nella loro supposta capacità di giudizio, di critica, e di valutazione obbiettiva degli avvenimenti, è una volgare commedia. Una farsa che non fa più ridere nessuno. In questo disgraziato paese, le votazioni politiche si sono ridotte ad orpello; una messinscena carnevalesca fuori stagione, che ha il solo scopo di mortificare l’intelligenza dei cittadini responsabili, dissolvere le loro ingenue speranze, e rinfrancare la boria, l’arroganza e la sete di sangue dei nostri carnefici.
Va dunque tenuto ben presente, che quando lotti, ti sacrifichi e doni la vita nel nome di un diritto di libertà, devi mettere nel conto che lo stai facendo per tutti, anche per coloro che non hanno mai mosso un dito per cambiare lo stato delle cose (i parassiti) e altri che ti hanno contrastato con forza e che in seguito, approfitteranno di tali conquiste sociali pretendendole come il frutto di una loro personale battaglia. Ma questa è la vita.!!!
Per questo paese, le ideologie e il populismo si sono sempre rivelati un cancro, e di ventennio in ventennio, oggi siamo a questo punto.
Per tanto, niente è più auspicabile di qualcuno che guardi oltre l’anacronismo dei partiti e la retorica dei diversi e opposti programmi politici che di prassi poi, restano lettera morta. Basta con la bagarre, basta con il bipolarismo muscolare da stadio, e con le buffonate avvilenti di demagogici contratti con gli italiani! Basta con la volgarità, la reciproca delegittimazione, il killeraggio mediatico, la propaganda e il mercimonio dell’altrui dignità!
E’ tempo di regole, di sobrietà e di concretezza – perché questo popolo
entri finalmente, per diritto di merito, nella fase della maturità, tramutando le sue eccellenze umane e culturali, in vero benessere e autentica civiltà.
Tutti questi anni in una tale condizione, sono duri per il nostro paese e, se oggi, il popolo somaro, non riconvertirà la sua natura equina, in quella più umana di cittadino responsabile, dovrà pagare l’alto prezzo della sua codardia.
“Il popolo gode nell’affidare il potere al turpe” . Seneca

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